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SPECIALE ECONOMIA / Lusso: lezione di marketing
di Letizia Airos

Parte a New York, nei prossimi mesi, un programma di due anni per la formazione di esperti nel marketing del settore Lusso del Made in Italy. Il progetto è finanziato con fondi dell’Unione Europea, attraverso il Ministero del lavoro.

Abbiamo incontrato il prof. Vincenzo Pascale (Fordham University) coordinatore del comitato scientifico del progetto composto da: Timothy Gunn (Parson School of Design, New School), Jim Stoner, (MBA Fordham University), Pasquale Masullo (Federazione Campana , USA), Gianluca Galletto (Muzinich Inc.). Nicola Bellomo, (Delegazione UE, ONU).

Professor Pascale come è nata l’idea di questo programma ?

"Osservavo da diversi anni il trend commerciale italiano a New York, poi grazie ad uno scambio di idee con una mia amica della Wharton School of Management mi sono reso conto che occorreva strutturare un corso formativo."

Come si è materializzata la possibilità di attuarlo?

"Grazie all’EcoFormit - nella persona dei titolari Carlo Scippacercola e Angelo Petruolo - che è un ente specializzato in formazione. Due anni fa uscì un bando del Ministero del lavoro per i cittadini dell’Unione Europea residenti fuori dall’Unione e la società EcoFormit si rivolse alla Regione Campania. Questa si mise in contatto con il presidente della Federazione campana USA, signor Masullo, che mi cercò. Da quel momento iniziò la mia collaborazione per la stesura del progetto che è stato approvato dal Ministero lo scorso 19 dicembre. Le persone con cui ho collaborato maggiormente sono state in Italia per la Università Federico II, il prof Vincenzo Aversa, per la Regione Campania il Dr. Massimo Angrisano, per la Camera di Commercio della Campania, il Dr. Gaetano Cola."

Quali sono i partner attuali di questo progetto?

"Ho detto la società capofila è la EcoFormit di Napoli specializzata in formazione professionale, poi ci sono la Regione Campania, l’ateneo di Napoli "Federico II" e due Università di New York con cui stiamo ancora definendo la collaborazione. Il programma vede anche l’importante partnership della Federazione Campania USA e dei padri Scalabriniani."

Ma perchè ha pensato ad un corso per la formazione di un esperto nel marketing del settore lusso del Made in Italy a New York?

"Si tratta di una figura professionale indispensabile oggi per la promozione del Made in Italy di alta qualità ed è molto adatta alla East Coast degli Usa dove c’è una grande domanda per i generi di lusso. Il bando si rivolge ai laureati italiani, ai ragazzi italiani all’ultimo anno di università o a persone già operanti nel settore marketing.

Si tratta di un programma unico e attuale che è stato molto apprezzato al Ministero del Lavoro e dalla ConfApi, associazione delle piccole e medie imprese. Nel 2004, quando presentai il piano, ne parlai anche all’ICE di New York e l’ICE di Los Angeles, ufficio delegato in particolare per marketing del lusso, mi consultai anche con il console generale di New York, Ministro Bandini, furono tutti d’accordo con me: il progetto è strategico e aiuta anche a cambiare l’immagine dell’Italia, a renderla più attraente agli americani ed ai giovani. Noi miriamo non solo alla pura formazione ma anche a permettere di avviare o consolidare attività di import-export nel settore lusso italiano. Questo progetto ha avuto un’ottima valutazione nella selezione, siamo il tredicesimo su diciassette approvati dal Ministero del Lavoro e l’unico nel Nord America.

Va detto che in Italia, negli ultimi mesi, si stanno aprendo molti corsi sul marketing del lusso, anche la Bocconi ne ha appena iniziato uno. La stessa Confidunstria ha cominciato un insegnamento in questo settore, a Napoli si è costituito da due mesi il polo del lusso made in Campania. Io sono orgoglioso di esserci arrivato negli USA per altre vie."

Come sono divisi i ruoli nel comitato scientifico e come vi state organizzando?

"Vanno ancora definiti. Stiamo ancora nella fase iniziale. Io sono il coordinatore e sono anche responsabile della didattica. Nel comitato scientifico siamo tutti esperti in settori vicini a quello del progetto di formazione.

Il corso si articolerà in 800 ore, 600 di aula e 200 di internship. Stiamo attivando una serie di contatti per ampliare le persone da coinvolgere sia nella fase didattica che per quanto riguarda le aziende sede di stage.

Se guardiamo alla struttura industirale italiana ci accorgiamo che accanto a grandi firme conosciute in tutto il mondo esistono una serie di piccole aziende che offrono prodotti di alta qualità ma che hanno difficoltà a collocare il loro prodotto.

Noi tenteremo di creare, nella seconda fase del progetto, dopo la formazione, un network di aziende italiane ed italoamericane specializzate nel settore lusso. Per ora ne abbiamo individuate nel campo dell’abbigliamento e dell’arredamento. Ma siamo ancora in fase di monitoraggio, la presenza commerciale italiana è forte in determinati settori come la ristorazione la distribuzione alimentare, ma meno altrove. Cercheremo i referenti tra gli impreditori mediopiccoli."

Quanti sarano gli studenti e avranno un compenso? Dove avverranno i corsi?

"Al massimo saranno 15, offriamo una scoltarship di 13.000 euro in 2 anni. La regione Campania mette a disposizione la sua sede, gli altri partner aiuteranno con le loro strutture ed il loro network."

Come pensate di fare la selezione degli studenti e la pubblicità?

"Il progetto ha una budget per la promozione e chiederemo una grande collaborazione ai media per la diffusione dell’informazione verso la comunità. Stiamo ancora definendo le caratteristiche dei partecipanti al programma. Poi stiamo preparando la presentazione del progetto che si terrà a New York nella prima settimana di marzo. Ci auguriamo che la comunità italiana partecipi perchè questo è un programma modello molto importante."

Dopo la presentazione cosa farete?

"Fino a metà marzo porteremo avanti una campagna di informazione per il reclutamento dei ragazzi attraverso tutte le istituzioni, media ed i referenti italiani nella tri-state area.

Finita la selezione, verso la terza settimana di marzo, avvieremo i corsi. Per il primo semestre stiamo pensando ad corso di tre ore settimanali e un incontro di carattere seminariale una volta mese. Il primo insegnamento sarà tenuto da Jim Stoner, MBA Fordham, e il corso seminariale sulla lingua e cultura iltaiana del primo semestre sarà tenuto da me. Nel secondo semestre contiamo di accelerare offrendo due corsi, più il corso di natura seminariale.

Ci saranno quattro semestri. Contiamo anche di fare anche un corso intensivo estivo. Vorremmo in ogni caso permettere un approccio graduale soprattutto nel primo semestre, parlare non solo del Made in Italy, ma anche della cultura che ha generato questi prodotti di alta qualità."

State reclutando anche gli insegnanti. Alcuni nomi certi?

"Oltre a me e Jim Stoner, MBA Fordham, Carmela Spinelli, Dept. Fashion - Parson School of Design. Ma stiamo definendo il problema dei docenti legato alle università con cui concluderemo accordi. Dall’Italia verranno poi gli esperti dell’Ecoformit, è un ente che si occupa di formazione e che lavora per le regioni. Opera da vari anni a Napoli, ha lavorato su progetti nazionali e questo è il primo progetto internazionale. Il loro intervento sarà tecnico, hanno una vasta esperienza sui corsi di formazione. La prima volta restano due settimane ma torneranno per periodi regolari. Hanno in mano poi anche la parte amministrativa. Abbiamo anche una partnership con la facoltà di Economia della Federico II di Napoli e con la camera di commercio di Napoli. Nel corso del secondo anno del progetto organizzeremo visite di docenti e dirigenti.

Inoltre contiamo, quando avremo messo insieme un network di imprenditori italoameriani e italiani, di organizzare workshop in Italia invitando i partecipanti al corso."

Quali saranno le materie insegnate?

"Saranno 13 distribuite in 13 corsi: Orientament, Competenze trasversali Lingua e Cultura Italiana, Organizzazione aziendale, Marketing internazionale e web marketing,

Assicurazini del credito, Il finanziamento delle imprese, Quality Management del Made in Italy, Information and Communication Technology, Pianificazione e controllo, Tecniche di commercio con l’estero, aspetti giuridici, amministrativi e rapporti fiscali, economici e commerciali tra Italia e US.In totale saranno gestite 600 ore di aula e 200 di internship.suddivise in 4 semestri (della durata complessiva di 2 anni) più di due semestri estivi intensivi.

Dunque un progetto molto ambizioso…

"Si lo è ma abbiamo i presupposti per portarlo a termine con successo. Abbiamo fatto uno studio sull’economia degli italo-americani a New York per prepararlo. Ci sono 195 aziende gestiste da italiani di cui 64 sono nel settore dell’abbigliamento, 15 nel settore delle calzature, 4 nella pelletteria, 15 nel ramo dei tessuti. Il nostro scopo finale è quello, dopo aver formato i giovani, di creare e rendere attivo un network tra le aziende che si occupano di beni di lusso. Sono tante quelle che hanno la volontà di diffondere il proprio prodotto sul mercato americano."


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